Riscopri il mondo, iniziando da
Stazzema
Esiste in Toscana un luogo davvero particolare, spettrale se vogliamo. Mi riferisco a delle miniere abbandonate, le antiche miniere di Calcaferro, nei pressi di Stazzema, in provincia di Lucca.
Info essenziali
Periodo migliore: Estate (ma ci puoi andare sempre)
Durata: 2h
Raggiungibile: in macchina
Luoghi d’interesse vicino: Lucca, Versilia
Queste miniere abbandonate in Toscana ormai da decenni sono un luogo perfetto se cercate qualcosa di particolare ed insolito da fare in Toscana. Il percorso segnalato è abbastanza semplice e la presenza del fiume e l’ombra delle Apuane lo rende un luogo perfetto dove recarsi durante i mesi più caldi.
Il percorso inizia appena attraversata la galleria, continuando sulla destra e si sviluppa ad anello. Percorrendo la prima metà troverete i resti delle strutture, con ancora molti macchinari ormai arrugginiti ed abbandonati, che rendono il tutto molto affascinante ma anche un po’ macabro. Le vibes sono senza dubbio da esploratore, un po’ come le stesse che ho avuto esplorando le Grotte Gialle di Bibbona. La seconda metà del percorso invece, che si raggiunge attraversando l’ultimo ponte in ferro, è costituito dalle miniere vere e proprie, in completo stato di abbandono e con divieto di accesso. Purtroppo verso la fine del percorso è crollata una parete di terra, impossibilitando il passaggio. Vi consiglio quindi di tornare indietro, anche se ci vorrà un po’ più di tempo.
Come raggiungerle
In questo caso è molto semplice trovarle, basterà cercarle su Google Maps e seguire le indicazioni del navigatore, che vi porterà nei pressi di Mulina, il paesino in cui si trovano le miniere abbandonate. Poco prima dell’arrivo vedete il campanile di una chiesa, cercate posto lì e salite a piedi due minuti di numero. A questo punto troverete la già citata galleria da attraversare.



Queste miniere abbandonate in Toscana ormai da decenni sono un luogo perfetto se cercate qualcosa di particolare ed insolito da fare in Toscana. Il percorso segnalato è abbastanza semplice e la presenza del fiume e l’ombra delle Apuane lo rende un luogo perfetto dove recarsi durante i mesi più caldi.
Il percorso inizia appena attraversata la galleria, continuando sulla destra e si sviluppa ad anello. Percorrendo la prima metà troverete i resti delle strutture, con ancora molti macchinari ormai arrugginiti ed abbandonati, che rendono il tutto molto affascinante ma anche un po’ macabro. Le vibes sono senza dubbio da esploratore, un po’ come le stesse che ho avuto esplorando le Grotte Gialle di Bibbona. La seconda metà del percorso invece, che si raggiunge attraversando l’ultimo ponte in ferro, è costituito dalle miniere vere e proprie, in completo stato di abbandono e con divieto di accesso. Purtroppo verso la fine del percorso è crollata una parete di terra, impossibilitando il passaggio. Vi consiglio quindi di tornare indietro, anche se ci vorrà un po’ più di tempo.
Come raggiungerle
In questo caso è molto semplice trovarle, basterà cercarle su Google Maps e seguire le indicazioni del navigatore, che vi porterà nei pressi di Mulina, il paesino in cui si trovano le miniere abbandonate. Poco prima dell’arrivo vedete il campanile di una chiesa, cercate posto lì e salite a piedi due minuti di numero. A questo punto troverete la già citata galleria da attraversare.